Perchè Lottizzazione degli Ulivi? Il lotto di terra edificabile da noi acquistato era costellato da giovani e anziani ulivi che abbiamo voluto conservare, trapiantandone addirittura alcuni.
Una scelta forse poco pratica né economica, ma sentita. Gli ulivi sono quindi divenuti il simbolo di questa lottizzazione.
Fondamentale è stata l'attenzione dedicata ai materiali impiegati, tutti di alta qualità e certificati. Impiantistica e finiture innovative impreziosiscono il prodotto raggiungendo requisiti che gli conferiscono un ottimo comfort abitativo termoacustico e un risparmio energetico ormai fondamentale e necessario per il rispetto della natura. Questo grazie alla ultraventennale esperienza maturata nel commercio dei materiali edili, che ci rende esperti nel settore. Questa esperienza la mettiamo al servizio dei clienti, ai quali offriamo immobili di pregio, dal design immediatamente riconoscibile, curati nel dettaglio sia nella solidità dell'architettura, sia nel rigore e finezza dello stile.
Visitate gli spazi dedicati all'iter di costruzione, potrete cosi' seguire le fasi di avanzamento del cantiere, dalle fondamenta alle opere di finitura. Una trasparenza che premia per primi noi stessi, che tanta attenzione e cura abbiamo dedicato alla scelta di ogni singolo componente delle ville.

Palazzo Orsini L'Umbria
Penna in Teverina
Oltre alla bellezza della campagna amerina, Penna in Teverina offre la ricchezza dei suoi monumenti, il borgo medievale, scandito da torri e da porte, presenta ancora la sua struttura originale: si accede dalla Porta Civica, che immette nella Piazza di San Valentino, dove sorge la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Neve.
Piazza San Valentino
Da visitare Palazzo Orsini, dove, oltre ad un bel giardino all'italiana, sono ancora visibili sulla facciata gli stemmi delle due famiglie a cui appartenne: la rosa schiacciata degli Orsini e l'anguilla degli Anguillara.
Da notare i busti dei "Mammalocchi", originali colonne marmoree in travertino con figure allegoriche situate all'ingresso di una villa privata.
Nei dintorni, presso Castiglioni, sono visibili i resti di un ponte sul Tevre di epoca romana, e nelle campagne quelli di una villa romana, in località Pennavecchia.
Il territorio, esposto come un'ampia balconata sulla valle del Tevere, esalta la coreografia di quel palcoscenico naturale che è il centro storico di Penna in Teverina durante la Festa della Vendemmia, il primo fine settimana di ottobre, dove i protagonisit assoluti diventano l'uva, il mosto, il vino e i dolcetti locali manipolati con il mosto. Da non perdere la festa della Madonna della Neve ad agosto, con l'annessa sagra del tortiglione (dolce tipico a forma di serpente). Non può mancare una visita al bellissimo e pluripremiato presepe permanente.
I Mammalocchi




Note geografiche
Siamo in un territorio compreso tra l'area dell'Orvietano a nord-ovest, e separato da questa dal Lago di Corbara(Parco fluviale del Tevre), e i Monti dell'Amerino a est, nitidamente segnati lungo il versante di mezzogiorno da aree calanchive. Più a meridione, i monti Narnesi, dominati dalla cima del monte San Pancrazio, fulcro di riferimento visivo, separando l'area della Teverina dalla conca di Terni.
Il tevere è stato il principale elemento ordinatore del paesaggio: prima di lasciare l'Umbria, scorre lento in prevalente direzione nord-sud, al limite dell'area, lungo il confine regionale con il Lazio, ricevendo prima le acque del Paglia e poi quelle più copiose del Nera.
Anche questo, così come altri contesti umbri, è dunque un area di confine, aperta verso il Lazio (e la Sabina), di cui storicamente ha risentito dell'influenza culturale e politica.

Un po' di storia
Importante sito strategico, alla fine dell'Impero Romano si sviluppò il borgo fortificato: venne costruito il castello, con funzione strategica per il controllo delle vie commerciali fluviali del Tevere, ma anche della via Amerina e della vallata sottostante. In epoca medievale fu a lungo conteso dagli Orsini e dai Colonna, nel 1502, lo rese alla famiglia degli Orsini che lo dominarono fino all'estinzione del casato nel Settecento. In seguito passò sotto la giurisdizione della Chiesa che esercitò il suo dominio fino alla creazione del Regno D'Italia (1860).